lunedì 26 novembre 2007

ridimensionarsi

È vero, mi ero un po’ illusa.

Sarà stata l’euforia di Venezia, o il piacere di avere “ritrovato” il mio allenatore, oppure il benefico effetto di una settimana di scarico. Di fatto, la preparazione per la seconda maratona è iniziata con un’agilità e una brillantezza sorprendenti, su ritmi che non sostenevo da tempo immemore.
Ora, i carichi si fanno sentire e la fatica pure. Non ero più abituata a certi lavori e in poche settimane non è facile riassestarsi su determinati schemi. Così, dovrò accontentarmi di un miglioramento inferiore alle mie speranze. Insomma, quel malefico muro è ancora troppo solido per essere abbattuto.
Poco male. Darò comunque il massimo, e chissà che non venga fuori qualcosa di inaspettato. Correrò per me stessa, per trovare un po’ di quella sicurezza che non mi basta mai. Ma correrò anche per Jader, che palpita per tutta la durata delle mie gare, temendo di non vedere il mio sorriso all’arrivo. Correrò per Cleopatra, che venerdì dovrà essere operata per poter così tornare a giocare con noi. E correrò anche per Piero, che purtroppo dovrà rinunciare alla gara.
Beh, le spinte non mancano. Non vedo l’ora di partire!

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