giovedì 30 agosto 2007

Correre

Incredibile, due note positive in un giorno solo! Dovrei forse ringraziare la coccinella che è rimasta un po’ sulla mia pelle, giorni fa?...
Prima emozione: il mio mega servizio su Correre. Accidenti, quanto è bello! Non mi aspettavo tante pagine, tutte mie. Chissà cosa penseranno i lettori, soprattutto quelli citati…Quanto a me, inutile esprimere ciò che spero: di certo, non dovrò limitarmi a sperare!
Seconda gratificazione: i tempi sulle ripetute, incredibilmente rispettati. Beh, in realtà un paio di volte ho un po’ sforato, ma con quel ventaccio temevo di non riuscire a combinare nulla. Ci voleva proprio questa sferzata di energia: adesso mi sento un po’ meno scarsa, e chissà che domenica…

A proposito di domenica, evidentemente ieri c’è stata la conferenza stampa di presentazione della gara. Stranamente, leggendo gli articoli pubblicati oggi, ho provato solo un cinico senso di distacco. Mentirei se dicessi che non sono curiosa di sapere come stanno andando le cose, quest’anno che io mi sono tagliata fuori dall’organizzazione, dopo 5 anni, ma non mi ha mai sfiorato il minimo ripensamento. Resta il rammarico per un sogno che è sfumato, nonostante lo sforzo e la perseveranza. Io, pur con i miei limiti, sono certa di avere tentato tutto il possibile, insistendo anche quando ormai era utopistico crederci. L’entusiasmo, che all’inizio era alle stelle, è andato affievolendosi anno dopo anno, fino ad esaurirsi del tutto. Difficile sintonizzarsi, quando si ragiona su livelli diversi. Perciò devo considerare definitivamente chiuso il capitolo. Questo, con molta probabilità, significherà non tornare più a New York. Ma, in fondo, cinque volte possono bastare. E pazienza se non avrò modo di riscattare il fallimento dello scorso anno: la mia maglia TOP 100 l’ho avuta, e di strade su cui correre è pieno il mondo.

martedì 28 agosto 2007

Perchè corriamo

Ho conosciuto Roberto Weber, l’autore di Perché corriamo. Una sana boccata d’ossigeno. Possibile che sia così difficile trovare persone che sappiano riempire di senso lo spazio di un incontro? Tanto difficile che simili occasioni acquistino il colore dell’incanto? Sarà che trascorro le mie giornate in un ambiente che definire squallido è un eufemismo…

Meno male che c’è la corsa. Già, meno male fino ad un certo punto, perché se continuo a perseguire una forma che non vuole arrivare rischio la salute mentale – oltre che quella fisica. Mah, vedremo cosa combinerò domenica, per quanto sia meglio che non ci pensi troppo, onde evitare di arrivare all’appuntamento già stressata.
Intanto, provo a godermi i mondiali di Osaka, nonostante i nostri non ci stiano gratificando granché. Peccato per Migidio: non che mi aspettassi tanto, ma almeno che la finisse. A questo punto, le donne potranno solo fare meglio.

martedì 21 agosto 2007

Ferie?

Questi giorni in ufficio sono completamente improduttivi, la mia è una presenza assolutamente inutile – e non solo la mia. Avrebbe più senso chiudere per ferie, ma il buon senso, qui dentro, è un concetto completamente sconosciuto.
Il problema è che… meno c’è da fare, meno ho voglia di fare. Nel senso che mi sto adagiando a questo vagheggiare, tanto che qualsiasi telefonata, mail o fax risulta sgradevole. È anche vero che nulla di gradevole può capitare su questa scrivania, ma mai come ora il lavoro mi disturba. Insomma, lasciatemi in pace, che devo gingillarmi nei fatti miei! E, per favore, non tornate mai più dalle ferie!

Certo, sarebbe decisamente meglio se partissi io per mai più tornare. Continuiamo così, facciamoci del male...

lunedì 13 agosto 2007

Istrice

Doloretti che continuano ad apparire, scomparire, riapparire in nuove forme e diverse aree. Condizione che non si trova, ritmo che va in calando, prestazioni sempre più scarse. Della serie: ma dove voglio andare?!
Aspettiamo pure che si riduca il caldo, e che io mi raddrizzi, ma l’impressione è che continui ad aspettare qualcosa che forse non arriverà mai. Come in quel viaggio in Tunisia (il mio viaggio di nozze!), un continuo girovagare alla ricerca di qualcosa impossibile da trovare, poiché inesistente…

Però, qualcosa di fantastico ieri sera l’ho trovato: una vera apparizione, di quelle che non ti aspetti e ti lasciano interdetto, a chiederti se i tuoi occhi abbiano realmente visto qualcosa o se invece si sia trattato di uno scherzo della tua immaginazione.
Guidavamo sulle pendici della Val di Zena, alla ricerca di un luogo tranquillo dal quale poter scrutare il cielo e le sue stelle cadenti. Quando, ad un tratto, i fanali illuminano una strana figura che procede tranquilla sul ciglio della strada. Fermi tutti! Mai visto niente del genere! Un grosso quadrupede con una cresta di lunghissimi aculei: senza ombra di dubbio, un istrice! Mi sporgo dal finestrino per osservare meglio, lui passa accanto all’auto e prosegue il suo cammino, quasi senza curarsi di noi. Non corre, non sembra un animale in fuga. Forse è un po’ disorientato a causa dei fari e certamente è spaventato, ma non lo dà a vedere più di tanto, non fosse per l’acuminata criniera vistosamente esibita.
Io e Jader ci guardiamo, allibiti e increduli. Chi era a conoscenza dell’esistenza di simili animali, dalle nostre parti? Visto questo, chi se ne importa più delle stelle?...

Mi piacerebbe poter credere che sia stato un incontro di buon auspicio. In fondo, l’istrice un po’ mi assomiglia…

giovedì 9 agosto 2007

testardaggine

Io insisto, cercando di convincermi che passerà, che tornerò in forma…
Ma per quanto, ancora? Ancora per quanto ha senso sperare che i doloretti passino, che il dannato circolo vizioso via uno avanti un altro abbia definitivamente termine? Fermarmi ancora, a tempo indeterminato? Senza sapere che cosa accidenti abbia, senza sapere dove sbattere ancora la testa dopo averle provate tutte e speso un capitale?
Stringo i denti e vado, ho la testa dura e finché non si rompe…
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