lunedì 31 marzo 2008

Prospettive

Ennesima gara vergognosa, veramente da piangere.
Tanto per sollevarmi il morale, trascorro il pomeriggio al Circolo: il Democratic Day chiama, ma chi volete che risponda lì dentro, in una giornata così?
Mettiamoci pure il fratellone all’ospedale e la giornata è chiusa in bellezza.

Osserviamo da un’altra prospettiva: domani inizia un mese nuovo e un nuovo piano di preparazione. Dovrò rivedere i miei programmi, rinunciando anche alla maratona. Confido però di raccogliere in autunno i frutti delle prossime fatiche. Io ci metterò tutto il mio impegno, spero che le varie componenti di me stessa rispondano a dovere.

venerdì 28 marzo 2008

giovedì 13 marzo 2008

sempre più piano

Sono arrivata alla fine nonostante tutto: nonostante i passaggi indicassero una condizione pietosa, nonostante fossi anni luce dalle mie aspettative, nonostante il tempo finale mi avrebbe fatto vergognare. Ho tagliato il traguardo pensando che basta, inutile continuare a sbattersi. Troppo frustrante. Tutti (o meglio, tutte) migliorano, tranne me. Che mi alleno a fare? Corro corro senza arrivare da nessuna parte, anzi, retrocedo invece che avanzare. E allora, meglio darsi all’uncinetto.
Mi consolo in parte con un salto sul podio: anche un bradipo può raccogliere qualcosa, e stavolta c’è anche una medaglia d’oro!
Immergo poi i dispiaceri in una vasca d’acqua bollente – che mi rilassa anche troppo, visto che dopo non ho più voglia di far nulla: anche oggi, niente cinema. Sto perdendo parecchi colpi…
Piero non mi ha telefonato per chiedere come fosse andata, meglio così, non ho voglia nemmeno di sentire lui. Tanto, cosa potrebbe dirmi? Neppure lui sa darsi una spiegazione, o meglio, chiama in causa il nuovo impegno politico che, a suo dire, mi farebbe sprecare energie nervose a discapito della corsa. Figuriamoci!
Bene, partiamo da qui, allora. Prendiamo le teorie di Piero e facciamo di tutto per smentirle. Il compito che ho assunto mi sta entusiasmando e, fino a prova contraria, l’entusiasmo è energia positiva, perciò dovrei beneficiarne e non farmi abbattere. La sfida sarà dunque dimostrargli che la grinta c’è ancora, ancora più forte. Manterrò alto l’obiettivo per non abbassare la guardia, e non risparmierò neppure un alito del mio fiato per raggiungerlo. Ce la posso fare. Ce la farò.
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