giovedì 20 settembre 2007

Mondiali




Tornata a casa sabato con la coda tra le gambe, mi sono resa conto di non essere sufficientemente stanca. Così, l’indomani, ho approfittato di una tapasciata per sfogare la mia delusione: mezza maratona non competitiva, corsa in scioltezza al ritmo che, ventiquattro ore prima, non ero riuscita a mantenere. Già, perché a Riccione mi sono mestamente ritirata al ventottesimo chilometro, dopo diversi passaggi troppo lenti per i miei gusti. Come attenuanti: il clima torrido, il percorso su circuito di due giri, la scarsa fiducia nelle mie possibilità. In definitiva, problemi più mentali che fisici. Non ho saputo affrontare la crisi con la grinta necessaria per poterla superare. L’immagine della strada che avevo ancora davanti mi ha abbattuto.
È andata così, ma mi sono già ripresa. Mi sento più forte e più combattiva. Verranno momenti migliori, e non dovrò aspettarli troppo a lungo.

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