domenica 3 luglio 2011

Vidiciatico - "Corri nel Verde"


Sì vabbè, però…
D’accordo, d’accordo, non lo dico. Confesso che il pensiero mi è sfuggito, ma affermare che ho vinto perché non c’era nessuno sarebbe irrispettoso nei confronti delle mie avversarie. E che avversarie! Sulla linea di partenza avevo già individuato la medaglia d’oro, la stessa dell’anno precedente. Ipotesi aperte sulle restanti posizioni: queste valli di confine sono facile terreno per tante atlete toscane, particolarmente agili sui percorsi montanari. Fortunatamente oggi si corre su asfalto, quindi nessuna difficoltà tranne la pendenza. Da parte mia, di salite ne sto masticando parecchie e l’ultima prova ha dato esiti più che soddisfacenti. Quindi, quale che sia il parterre, le premesse per una gara brillante ci sono tutte: devo esserne convinta dal primo all’ultimo metro.
Al via ci fiondiamo in discesa; riesco ad aprirmi un varco e supero subito le prime due atlete che mi precedevano. Quando però l’inclinazione è tale da costringermi a frenare, ecco Monica che sgattaiola agile. Non mi do per vinta, appena riesco a mollare le briglie le sono sui talloni. Presto il pendio impennerà, e allora il gioco si farà duro. La strada inizia dunque a salire: mi sento in grado di attaccare perciò non indugio e vado. Poi la pagherò, lei è indiscutibilmente più forte e, soprattutto, ha una grinta che io mi sogno. Ora però sono in vantaggio, ed è già un risultato: una bella boccata di fiducia. Questa salita, però, non da tregua. Ansimo come un moribondo, eppure sono ancora in grande spinta. Chissà, forse schiatterò di colpo, senza preavviso. Chissà… Intanto mi trovo ancora qui, e sono più i chilometri fatti che quelli mancanti. Appunto: è proprio sul finale che si subiscono le umiliazioni più dure. Non penserai davvero di poter vincere questa gara? Anzi, probabilmente non sei neppure in testa, magari c’è un’altra là davanti, tanto avanti che nemmeno la vedi. Ovvio, deve essere per forza così. Nel dubbio, però, meglio continuare a tenere alto il ritmo. Quanto vantaggio avrò? Non mi guardo mai alle spalle, neppure stavolta. A cosa servirebbe, se non a destabilizzarmi? Ho corso finora sentendomi il fiato sul collo, più di così non potrei dare. Sul finale la strada spiana, mancherà qualche centinaio di metri. Attenta alle spalle. Lo sapevo! Dai, fai frullare quelle gambe, che ne hai ancora. Curva a destra, il traguardo è là. Tanti Brava Vale accolgono il mio arrivo. Avrò mica vinto? Prima donna. Ho vinto! Arriva subito Monica, anche lei mi acclama. Rallegramenti per entrambe: entrambe abbiamo battuto la vincitrice del 2010, e non di poco! Io ancora stento a crederci. Inutile dire che avrei riso in faccia a chiunque avesse pronosticato un simile risultato. Dovevo invece dare più credito ai proverbi: il terzo WOW è affermato.

4 commenti:

Filippo ha detto...

Mi è stato detto che in ogni caso la colpa è degli assenti, complimenti come sempre per la pratica e lo scritto...tra le righe si può cogliere persino un inusuale ottimismo.
Buone corse!!

Valentina ha detto...

Grazie Filippo. Davvero difficile che l'ottimismo possa rientrare nelle mie righe, un pochino di fiducia però sì - giusto un pochino...

nino ha detto...

complimenti!!!!!!!!
ps
runtuneup 2011???

Valentina ha detto...

@ Grazie Nino
PS: No, thanks.

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