Chi mi aveva parlato con tanto entusiasmo di questa gara, dovrà poi spiegarmi cosa ci trovi di tanto attraente. Il fatto che il settore femminile sia suddiviso in due sole categorie sarebbe sufficiente a farmi risparmiare il costo dell’iscrizione (trovo incomprensibile il fatto che le gare omologate Fidal non rispettino tutte le medesime normative). Vince però la curiosità: se piace a tanti, dovrà pure valerne la pena; e vale anche la pena mettere alla prova le mie gambe sulla classica distanza della mezza maratona.
Se c’è neve o ghiaccio, però, non mi muovo. Queste erano le premesse: disattese. La nostra zona è stata risparmiata dalle nevicate che hanno imbiancato buona parte del centro nord è vero, ma è altrettanto vero che le temperature glaciali hanno lastricato le strade.
Dai, si scivola solo qui, dove non passano le auto; il percorso invece è pulito…Sì, dici bene tu. Che ne sai delle condizioni dell’asfalto là fuori? Sai cosa ti dico? Che faccio un chilometro e torno indietro!
Concorrenti di alto livello, addirittura da fuori regione. Per me resta un mistero. Io sono qui quasi per caso, ma tutta questa gente accorsa alla maratonina di Voltana non la capisco proprio.
Beh, hanno sparato, vediamo di iniziare a correre.
Presenze familiari davanti a me – già, anche qui le solite avversarie, ma era in preventivo. Le controllo, altre più o meno conosciute le sorpasso quando mi accorgo, al segnale del primo chilometro, che il mio Garmin è fermo a 400mt: cosa ho combinato? Lo riattivo, ma ormai la rilevazione è sballata. Sto correndo ad un ritmo accettabile, la sfida è riuscire a tenerlo fino alla fine. Ho già dimenticato il ghiaccio: è vero, la strada è quasi perfetta. C’è addirittura chi vuole testarla nei minimi particolari: mi precede infatti un podista scalzo. Non so se meriti i complimenti o la camicia di forza, ma tant’è: lo supero e proseguo sul mio cammino.
Stiamo costeggiando un argine quando mi sfreccia di lato una chioma bionda che avevo intravisto all’inizio: ha accelerato lei oppure sto calando io? Effettivamente ho perso terreno, il leggero vento contrario mi sta infastidendo, ma ancora di più mi disturba il simpaticone che mi si è incollato alle calcagna. Sopporto per un po’, poi provo a scostarmi: niente, un’ombra. Quasi sento il suo fiato sul collo e, peggio, i suoi piedi sfiorare i miei: MI STAI TROPPO ATTACCATO! Zero reazioni, adesso lo meno! Calma, stai perdendo energie per colpa di ‘sto deficiente! Il ristoro è la mia salvezza: il furbastro si ferma e io proseguo, voglio proprio vedere se riesce a riprendermi…
Strappo in salita, non ci voleva. Sono ancora in discrete condizioni, cerchiamo di non ammosciarci.
Un po’ di discesa, provo a lanciarmi, ma il tratto è troppo breve. E ora: sterrato! Mi mancava proprio… Ed ho appena superato un osso duro, vedrai che adesso mi riaggancia. Quanto sto rallentando? Non lo so, evito di verificare. Cerco anche di non imprecare più di tanto, meglio risparmiare tutte le forze ancora disponibili. Finito lo sterrato (terribilmente lungo), di nuovo uno strappo, al termine del quale sono scalzata da un’altra avversaria che mi ero lasciata alle spalle in partenza. Accidenti, come corre! Sembra trascinata dalla sua lepre, che le urla in continuazione. Beata lei…Io devo stringere i denti, e pensare che due chilometri sono un’inezia. Dai, un altro ancora, che sarà mai? Puoi quasi iniziare a contare i passi, quanti sono in 500 metri? Il cronometro al traguardo procede incessantemente: 01:30:50-51-52…Che schifo, ma almeno fai in modo che non scatti il 31. Sembrerebbe fatta, manca però l’ufficialità: resterò col dubbio finché non uscirà la classifica.
Beh, tutto considerato, in una giornata polare, con zero motivazioni, un paio di chilometri sterrati e due salitelle, non è poi andata malaccio. Certo, se non avessi perso tutte quelle posizioni…
Spogliatoi e docce caldi, almeno quelli. Tornando a casa mi assopisco, chiedendomi ancora cosa ci sia di tanto invitante in questa gara.
5 commenti:
Dal tuo post non sembrava poi tanto male, anzi. Da provare.
Dici, Daniele? E cosa hai colto di interessante?
Mah, la parte del "paio di chilometri sterrati e due salitelle" e quella dei "concorrenti di alto livello" sembravano interessanti. Capisco comunque che alcune giornate possano finire da subito nella lista nera, a prescindere.
Inguaribile polemica ma sempre efficiente. Brava Valentina...ti mancava proprio il pacer. Ciao. Margantonio
Ecco, appunto, Antonio: hai capito il problema. Chi vuole intendere...
(ma perchè sei "anonimo"?)
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